in poltrona >> Mauro Curiotto
Non disdegnando l’osservazione della situazione sociale odierna, l’opera seconda di L. Luchetti si focalizza sui problemi che assillano i giovani: scarso lavoro, poco amore, poca felicità. Ne esce un quadro di persone con un pugno di mosche in mano a causa dell’incomprensione ed incapacità d’iniziare qualcosa di nuovo. Nel film c’è tanta buona volontà, discrete interpretazioni, apprezzabili camei ma purtroppo è assente una sceneggiatura di spessore che renda i dialoghi meno superficiali e il prodotto complessivo meno piatto e scontato.
Vale il biglietto: non pervenuto